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TIGLIO. Un legno amato dai falegnami

Aggiornamento: 25 nov 2022


Il tiglio, Tilia platyphyllos, legno amato dai falegnami. Ottolini Legnami, Verona
Il tiglio, Tilia platyphyllos, legno amato dai falegnami. Ottolini Legnami, Verona

CARATTERISTICHE GENERALI

Con l’inizio del 2021 incontriamo un albero che rispetto quelli finora approfonditi si distingue, come vedremo, per gli ambiti di utilizzo molto specifici: il Tiglio (Tilia L., 1753). Si tratta di un genere autoctono dell’emisfero boreale (dall’America all’Asia, passando per l’Europa), facente parte delle Tigliacee e che si presenta sotto forma di piante arboree o arbustive. A causa della facilità di incrocio e delle discordanze tra i vari esperti, non è semplice classificare le varie specie. Ad ogni modo nel nostro paese ve ne sono due di autoctone: la Tilia cordata e la Tilia platyphyllos, dall’incrocio delle quali è nata una terza specie, più diffusa anche nel resto d’Europa, ossia la Tilia vulgaris o comune.

Il tiglio è un albero di notevoli dimensioni (fino a 30 m circa di altezza, 2 m di diametro per il tronco e oltre 10 m per la chioma), capace di vivere per diversi secoli. Il tronco è robusto, cosi come l’apparato radicale, che si espande in profondità (con qualche problema, per esempio, per le tubature cittadine). Inoltre, questo albero si adatta piuttosto facilmente, superando anche i 1000 m di altitudine man mano che si scende verso il sud Italia, in regioni come Campania, Basilicata e Calabria.


QUALITÀ E PUNTI DEBOLI DEL LEGNO DI TIGLIO

Riguardo le qualità prettamente tecniche, «dal legno di tiglio si ricava un legname bianco, leggermente rosato, tenero, omogeneo, con pochi nodi, ma di breve durata», un legno che «con la stagionatura passa al marrone giallognolo, poi al marrone chiaro. La fibratura è dritta e la tessitura fine e uniforme». Il suo peso specifico allo stato verde è di circa 580-870 Kg/m³, mentre allo stato essiccato di 320-590 Kg/m³. Se a prima vista il tiglio sembra molto simile al frassino, se ne discosta per le caratteristiche tecniche.

Come tutti gli alberi, anche il tiglio subisce attacchi da agenti esterni. Nel dettaglio lepidotteri, acari e funghi possono causare gravi problemi soprattutto alle foglie, senza tralasciare che il legno è facilmente attaccabile dai tarli. Inoltre, può presentare con il tempo delle macchie verdognole poco gradevoli e non va molto d’accordo con i metalli.

Ad ogni modo, complessivamente il tiglio non richiede particolare manutenzione e può crescere sia singolarmente sia in gruppo, svolgendo un importante ruolo come «pianta pioniera» e nel «controllo dell’erosione del suolo». Inoltre, pur preferendo un habitat caratterizzato da corsi d’acqua e umidi, come anticipato esso si adatta bene a vari ambienti (sia acidi sia alcalini), compresi quelli urbani. Anche grazie alle proprie qualità estetiche (si pensi soprattutto alla varietà “Pendula”), quest'albero è molto apprezzato, infatti, per decorare piazze, parchi e giardini.


Tavola in legno di Tiglio, al grezzo. Ottolini Legnami, Verona
Tavola in legno di Tiglio, al grezzo. Ottolini Legnami, Verona

UN LEGNO ADATTO A LAVORI DI FINO E OGGETTI DOMESTICI

Perché, quindi, il tiglio si distingue dalla maggior parte delle specie fin qui incontrate nella rubrica di Ottolini Legnami? Perché se da una parte è una perfetta pianta ornamentale e da esterno (con i giusti accorgimenti), il suo legno non lo è per l’edilizia. In altre parole, il tiglio è utilizzato esclusivamente negli interni e nei lavori di falegnameria di fino. Ambiti di utilizzo sono, quindi, i lavori di intarsio e intaglio di mobili e complementi d’arredo, la realizzazione di strumenti musicali di qualità come arpe e liuteria. Altri impieghi poi, si hanno nella produzione di forme per cappelli, fiammiferi, giocattoli, oggetti di uso domestico, e tracciati per impiallacciature decorative. Infine, «le fibre della corteccia si possono utilizzare per fabbricare stuoie e cordami». Proprio per questa sua versatilità nella realizzazione di oggetti domestici, oltreché artistici come sculture e icone (da ciò la definizione in epoca medievale di lignum sacrum), è molto amato dai falegnami, che possono lavorarlo con grande facilità.

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Curiosità

Moltissime sono le curiosità riguardo il tiglio, cui si riconoscono varie proprietà benefiche (soprattutto emollienti, antitussive e antispasmodiche) erano conosciute sin dall’antichità. La sua storia si è intrecciata con la mitologia greca e figure quali Chirone, Asclepio e Achille. Oggi i suoi fiori sono ancora utilizzati per produrre miele (anche monofloreale), infusi e tisane, senza dimenticare gli utilizzi in ambito medico ed estetico (per esempio per creme lenitive).

In Italia ci sono diversi alberi di tiglio divenuti veri e propri simboli per intere comunità, talvolta dichiarati “monumenti vegetali” e tutelati in modo particolare. Si tratta di piante plurisecolari, di dimensioni talvolta notevoli e che rappresentano un prezioso patrimonio naturale e storico. Tra questi il tiglio di Summonte (Av), quello del cimitero di Macugnana (Vb), il tiglio cavo di Massaquano (Na) e quello di Malborghetto (Ud), sostenuto da funi e sostegni.



Tavola in legno di Tiglio spazzolata. Ottolini Legnami, Veneto
Tavola in legno di Tiglio spazzolata. Ottolini Legnami, Veneto

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