IL FRASSINO E LA SUA DIFFUSIONE IN ITALIA
Il Fraxinus L., 1753 è un genere di piante appartenenti alla famiglia delle Oleaceae. Quest’ultima include oltre 60 specie tra alberi e arbusti a foglie decidue, anche se nella maggior parte dei casi il portamento è arboreo, non arbustivo.
In base alla specie, l’albero di frassino può raggiungere varie misure, fino i 35 metri di altezza circa, 1m di diametro e vivere oltre due secoli. In Italia crescono spontaneamente le seguenti 3 le specie (tutte presenti lungo l’arco alpino): il fraxinus ornus (noto anche come orniello o da manna), il fraxinus excelsior (o maggiore o comune) e infine il fraxinus angustifolia. La prima e seconda specie citate sono particolarmente diffuse, con l’orniello che predilige il clima mediterraneo, mentre l’excelsior le zone più umide.
Si tratta ad ogni modo, di un albero che gradisce generalmente l’esposizione in pieno sole o mezz'ombra, nonché capace di adattarsi a qualunque tipo di terreno e situazione (salsedine, forte vento, purché profondo e fresco.
CARATTERISTICHE E ACCORGIMENTI DA ADOTTARE
Il Frassino non rientra tra le essenze più pregiate, ma di certo è un buon legno per vari utilizzi, e alcune sue peculiari caratteristiche estetiche. Alla vista il legno presenta fibre piuttosto regolari e diritte. Il colore va dal biondo al bruno pallido, passando per il rosa chiaro con, talvolta, alcune note di verde.
Durante la stagionatura bisogna tenere d’occhio due aspetti: da una parte la variazione del colore, poiché il legno tende a scurirsi, mentre dall’altra la possibilità di spaccature all’estremità del pezzo. Per mantenere il colore chiaro è fondamentale svolgere una periodica passata con olio o impregnante naturale.
Riguardo le qualità prettamente tecniche, il frassino è un legno semiduro, leggero e dalla buona resistenza meccanica, il quale può flettersi, senza però spaccarsi. Anche il taglio e la piallatura sono agevoli, così come l’assemblaggio tramite, per esempio, chiodi, purché si abbiamo i giusti accorgimenti al fine di prevenire le spaccature di cui detto.
Di per sé il legno di frassino è molto longevo, ma qui arrivano i punti più critici, poiché può subire gravi danni a causa di insetti e parassiti come coleotteri e lepidotteri, che possono rovinare le foglie e forare la corteccia. Infine, questo legno è attaccato duramente (con negativi risvolti economici) dai funghi della Carie del legno.
AMBITI DI UTILIZZO DEL FRASSINO
Grazie al colore chiaro e al disegno delle fibre, tra gli ambiti di utilizzo vi sono quelli del mobilio, delle scale e delle pavimentazioni di interni, dove il frassino massello può donare luminosità agli ambienti (con un tocco ultramoderno se sbiancato), e rimanere allo stesso tempo al riparo dagli agenti esterni. Per usarlo all’esterno difatti, il frassino va prima termo-trattato attentamente. Ulteriore settore è quello degli utensili e degli attrezzi sportivi, poiché essendo duro e flessibile, il frassino è perfetto per creare manici per utensili da lavoro (asce e martelli), remi e «casse di risonanza per strumenti musicali a corda.».
Non va dimenticato poi, che il frassino dà ottima legna da ardere, anche quando si utilizzano tronchi ancora freschi.
Curiosità
Il frassino orniello permette di ricavare, come in parte anticipato, la manna. Quest’ultima sostanza è normata in modo particolare, poiché è utilizzata in erboristeria come lassativo leggero adatto alla prima infanzia. La corteccia del frassino comune, invece, è nota per la presenza di frassina, sostanza impiegata per la cura di diversi disturbi, tra i quali quelli diuretici.
Infine, le foglie del frassino compaiono solo dopo la fioritura della pianta, tra Aprile e Maggio. La raccolta delle foglie avviene quando sono molto giovani, e ricoperte da un sottile strato leggermente appiccicoso e zuccherino. Una volta fatte essiccare senza il peduncolo, si utilizzano per preparare un apprezzata variante di tè.
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