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IL CASTAGNO. Legno pregiato dai ridotti coefficenti di ritiro e dilatazione

Aggiornamento: 26 gen 2021


Un viale di castagni secolari.

IL CASTAGNO E LE SUE CARATTERISTICHE

Dopo la pausa di agosto torniamo a scoprire le essenze di Ottolini Legnami, con un albero che rappresenta al meglio il passaggio dall'estate al periodo autunnale, con i suoi colori e frutti caratteristici. Parliamodella Castanea (Mill., 1754), un genere facente parte della famiglia delle Fagaceae, che include alberi similari alle querce e ai faggi. In Europa il genere è rappresentato dalla Castanea sativa Miller, specie più semplicemente nota come castagno. Il castagno è una pianta caducifoglie dalla chioma espansa e rotondeggiante, la cui altezza va dai 10 ai 30 metri e la longevità è da primato: arriva ad essere plurimillenaria. Si tratta di una specie che necessita di una moderata presenza di umidità e sopporta bene il freddo, tanto che solo molto al di sotto dei 0° inizia a subire danni. Allo stesso tempo però, è piuttosto esigente riguardo le caratteristiche geologiche del terreno (potassio, fosforo, humus...). L'apertura delle gemme avviene in modo tardivo, a fine primavera, mentre la fioritura arriva a inizio estate. Ciò si traduce in un periodo talvolta di quattro mesi per giungere al completamento del ciclo di fruttificazione, tra settembre e ottobre (in base alla varietà).


IL RUOLO ECONOMICO DEL CASTAGNO

Il castagno è una delle più importanti essenze forestali dell'Europa meridionale (comunque è presente anche in altre aree, come il sud dell'Inghilterra), in quanto ha riscosso grande apprezzamento fin dall'antichità, per le molteplici possibilità di utilizzo. Oltre al sottinteso interesse ecologico, infatti, il castagno è stato largamente utilizzato per secoli al fine di produrre legname o raccogliere i frutti. Nel XX secolo, con l'introduzione di nuovi materiali e il disuso della farina di castagne, la coltivazione si è drasticamente ridotta. Di recente però, si è visto un parziale recupero di antiche aree di coltivazione e uno sfruttamento selettivo in quelle aree dell'Europa e dell'Italia, dove è possibile ottenere una qualità del legno di maggior pregio, magari introducendo anche la specie giapponese, che produce frutti e legna più velocemente.


POSSIBILI UTILIZZI DEL CASTAGNO

Le caratteristiche tecniche principali del castagno europeo sono: la media durezza, con un'elevata resistenza agli urti; la grande tenacità ed elasticità; il ritiro e la dilatazione contenute, che si traducono in una particolare adattabilità a cambiamenti di temperatura e umidità; la buona lavorabilità. Punti deboli sono: il fatto di essere facilmente attaccabile dai tarli come il pioppo e il noce; alcune malattie particolarmente dannose e legate alla presenza di funghi; stagionatura o essiccatura richiedono tempo e cura, per non incappare in problemi di distorsione e fenditura interna. Riassumendo si tratta di un legno pregiato, specie per i ridotti coefficienti di ritiro e dilatazione, leggero e resistente. Di certo tra gli ambiti di maggior utilizzo del castagno vi sono: la realizzazione di mobili e infissi rustici, spesso in abbinamento ad ambienti dallo stile moderno e dominato da materiali come l'acciaio, anche per via del colore (dal bianco-giallastro al bruno con tonalità rossastre); la realizzazione di travi e pali (per esempio nella viticoltura); strutture e arredi per giardini; doghe e botti; strutture edili, coperture di vario tipo e prefabbricati.


Curiosità:

Il castagno è utilizzato oltre che per il frutto, vero protagonista di molte feste, sagre e fiere tra fine settembre e novembre, anche per ricavare tannino e in attività accessorie come l'apicoltura e l'erboristeria.Uno degli aspetti da ricordare bene è che il castagno non ha alcun legame prossimo con l'ippocastano, nonostante l'assonanza di nomi. L'ippocastano infatti, appartiene alle Sapindales e il suo frutto non è commestibile Il termine latino Castanea per alcuni deriverebbe da Kastania, città greca della Tessaglia, ma è più plausibile che sia avvenuto il contrario.Infine, il castagno ha riscontrato grande apprezzamento anche come protagonista di dipinti paesaggistici nell'Ottocento in particolare. Il fascino di questo albero e il forte legame con la cultura rurale, lo ha portato ad essere ritratto in alcuni capolavori, per esempio, di maestri quali Paul Cézanne, Camille Pissarro e Alfred Sisley.


Tavola di legno di castagno al grezzo, dett. delle venature. Ottolini  Legnami, Verona.
Tavola di legno di castagno al grezzo, dett. delle venature. Ottolini Legnami, Verona.
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