LE CARATTERISTICHE DEL LARICE
Il legno che abbiamo proposto per il mese di febbraio è il larice comune (Larix decidua Mill). Si tratta di una conifera originaria delle montagne dell'Europa centrale, delle Alpi (in Austria rappresenta il 7% circa dei boschi produttivi) e dei Carpazi. Esso sopporta bene il freddo e durante la stagione invernale perde tutte le foglie. Il larice ha una corteccia spessa e resistente agli urti, può arrivare a vivere persino 800 anni e viene tagliato in genere tra 100 - 140 anni. Infine, il larice è un legno mediamente duro, con una buona stabilità e che si essicca e lavora bene.
I POSSIBILI UTILIZZI DEL LARICE
Riguardo i possibili utilizzi, il larice si presenta molto duttile sia per gli interni sia per gli esterni, dove sta crescendo il suo utilizzo senza trattamenti protettivi, in modo da ottenere dopo alcuni anni un caratteristico colore grigio. Il larice lo possiamo trovare in porte, finestre, pavimenti, rivestimenti (in foto rivestimento in larice per un ufficio) e mobili!
Infine, esso è adatto anche per le strutture portanti e quegli elementi costruttivi che debbono resistere a sollecitazioni particolari quali: ponti; navi; strutture interrate, esposte ad umidità o completamente immerse nell’acqua.
Curiosità:
Essendo l'unica conifera delle Alpi a foglie caduche, la diffusione di questa specie richiede l'assenza di cormofite concorrenti, che costituirebbero un ostacolo all'approvvigionamento di luce e acqua. I lariceti, infatti, sono definiti la naturale evoluzione ecologica, nel loro ambiente, dei terreni che hanno subito eventi perturbativi molto intensi (frane, colate laviche...). Perciò, il larice è considerata "specie pioniera" e ricolonizzatrice nelle successioni ecologiche, pur essendo possibile da trovare anche in boschi misti o puri stabili.
Negli studi più recenti si tende a dividere il larice in tre gruppi, con una prima divisione tra specie nordamericane ed euroasiatiche, mentre la seconda suddivisione è fatta all'interno delle specie di Europa e Asia.
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