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ABETE BIANCO: un legno ecosostenibile ed economico da tutelare

Aggiornamento: 18 lug


Bosco di abeti innevato
Bosco di abeti innevato

Caratteristiche generali dell'Abete bianco

Non potevamo non terminare questo 2021 con l’albero per eccellenza del periodo invernale: l’abete. Nello specifico approfondiremo l’abete bianco (nome scientifico Abies alba Mill., 1759), noto anche come abete comune, tralasciando al momento abete rosso e douglas, cui dedicheremo un contributo a parte. L’abete bianco è un albero sempreverde, monoico (sulla stessa pianta vi sono sia i fiori maschili sia quelli femminili distinti e separati) e aghiforme, tipico dell’emisfero boreale. È una specie che possiamo incontrare in foreste e montagne di quasi tutta Europa, incluse alcune presenze significative nel nord della Grecia e più sporadiche nelle regioni settentrionali della Spagna. Esso predilige altitudini tra i 500 e i 1900 m, ma può arrivare anche a superare i 2000 m di quota. Riguardo a questo aspetto va sottolineato che l’abete difficilmente dà vita a boschi interamente formati dalla sua specie, rivelandosi anzi una componente fondamentali in boschi misti. In base all’altitudine e alle necessità condivise con altre specie difatti, l’abete si associa: al faggio in zone montane; al larice e all’abete rosso in quelle subalpine; al rododendro rosso e al pino uncinato.

Tra le caratteristiche che lo contraddistinguono a prima vista vi sono: il fusto diritto, il portamento slanciato e maestoso, la capacità di raggiungere i 3 m di diametro e i 60 m di altezza. Non va poi dimenticata la sua resistenza alle basse temperature (fino a -25°C), alle intemperie e alle forti raffiche di vento grazie al suo robusto apparato radicale.

Altro dato da conoscere è che l’abete bianco può vivere in zone d’ombra (è una specie sciafila) anche per diversi decenni durante la crescita. In tal caso però, il fusto potrà presentare alcune malformazioni. Con l’età adulta, invece, esso necessita anche di piena luce. Inoltre, l’albero tendenzialmente ha rami molto fitti se usufruisce di sufficiente spazio, mentre nel caso contrario il fusto si presenta spoglio per buona parte della sua altezza. In definitiva l’abete ama i terreni umidi e profondi, dove abbondano ombra e piogge, ma gli serve la giusta quantità di luce. Con le condizioni ideali l’abete supera i sei secoli di vita.


Areale in Europa dell'Abies alba, abete bianco. Fonte Wikipedia

Caratteristiche tecniche

Il legno di Abete ha un piacevole colore chiaro tendente al bianco-giallino e presenta striature leggermente rossastre e non troppo marcate. Il legno di abete poi, è leggero, piuttosto tenero e privo di resina al suo interno. Quest’ultima si trova solo sulla corteccia, perciò l’abete rosso è più indicato per produrre pellet altamente efficiente. Come svantaggio però, ha un durame maggiore rispetto all’abete rosso. Altro aspetto da ricordare è che il legno di abete bianco è elastico e capace, quindi, di resistere a flessione senza spaccarsi.

Nello specifico, alcune caratteristiche tecniche da tenere in mente dell’abete bianco, quando lo si sceglie per i propri progetti sono:

  • allo stato fresco pesa circa 920 kg/m3, mentre dopo normale stagionatura arriva a pesare circa 440 kg/m3;

  • tessitura media e fibratura diritta (se l’albero non cresce in ambienti troppo ventilati);

  • la resistenza alla compressione assiale è di circa 35 N/mm2, mentre quella alla flessione è di 70 N/mm2;

  • bassa durezza, modesto comportamento all'urto, modulo di elasticità 14.000 N/mm2.


Dettaglio di una trave lamellare in abete bianco. Ottolini Legnami, edilizia, Verona
Dettaglio di una trave lamellare in abete bianco.

Qualità e difetti del legno di Abete bianco

I principali pregi dell’abete bianco sono l’ecosostenibilità e l’economicità (approfondisci il tema dei prezzi pazzi del legno dell’ultimo anno). Il primo punto è dovuto al fatto che gli alberi di abete crescono molto rapidamente, permettendo così, con la giusta turnazione, di mantenere i boschi sani e popolosi. Riguardo al secondo poi, basti pensare che da un singolo albero si possono ricavare enormi quantità di materiale sia per produrre cellulosa destinata all’industria della carta, sia per le falegnamerie (tavole, listelli, monostrato e battiscopa in abete). I prezzi a causa della crisi covid19 e di una serie di congetture hanno visto però nell’ultimo anno delle oscillazioni decisamente fuori norma.

Passando all’edilizia (si pensi alle travi lamellari in abete) qui vanno citati fondamentali due punti di forza dell’abete bianco. Uno è il basso valore di trasmissione termica, che ci riporta nuovamente all’ecosostenibilità. In altre parole le abitazioni in abete garantiscono minor scambio termico tra interno ed esterno, il che si traduce in minori consumi di riscaldamento invernale e condizionamento estivo. L’altro fattore da considerare è la predisposizione, grazie alla sua elasticità, ad essere utilizzato in strutture antisismiche (soprattutto in Giappone). Un ultimo pregio da citare è il fatto che si dimostra un buon isolante acustico.

Tra i punti deboli dell’abete bianco, invece, vanno annoverati: la facilità con cui viene attaccato da muffe, tarli e insetti xilofagi in genere; la possibile presenza di nodi molto duri, che ne complicano la lavorazione, se non dotati di strumenti adeguati; il durame caratterizzato da molta umidità. L’abete bianco non è adatto di per sé all’utilizzo in ambienti esterni e umidi, ma la già citata assenza di resina ne permette altresì il trattamento con oli e cere che sopperiscono a ciò, senza dimenticare la buona attitudine ai ricevere trattamenti superficiali come verniciatura e lucidatura.


Principali usi del legno di Abete bianco

Pur non presentando un alto livello di durabilità e resistenza agli agenti atmosferici, con le giuste lavorazioni il legno di abete bianco non si presta solamente alla creazione di mobili da interno, battiscopa, infissi e serramenti, materiale da imballaggio, nonché produzione di pasta di cellulosa. Il suo legno è molto diffuso pure nella produzione di pali, capriate e tavole anche di considerevole lunghezza e, come accennato, per strutture prefabbricate antisismiche. In altre parole si tratta di un legno che permette in differenti settori di unire ecosostenibilità ed economicità, purché si tenga conto di alcuni punti di debolezza che richiedono accorgimenti preventivi, se si vogliono raggiungere ottimi risultati.


Curiosità

L’abete da sempre è apprezzato per le sue caratteristiche organiche ed estetiche, da cui i molti utilizzi. Da secoli il suo alto e dritto fusto si è dimostrato adatto alla realizzazione di navi. Dalla corteccia poi, se ne estrapola la resina per produrre vernici, oppure si usano gli estratti per ottimi liquori. Inoltre, in centro Europa è molto diffuso l’uso di miele proveniente da boschi di abete.

L’Italia ha detenuto fino al 13 novembre 2017 il record di abete bianco spontaneo più alto d’Europa. L’Avez del Prinzep (in cimbro) era un abete alto 52 m e con una circonferenza di quasi 5 m in località Malga Laghetto, a Lavarone (Trentino). Non era un albero molto longevo, avendo raggiunto “solo” i 264 anni, ma con le sue 40 tonnellate di peso non ha retto alle forti raffiche di vento. Il primato in Italia ora è di un abete bianco del Parco delle Foreste Casentinesi (Chiusi della Verna), altezza 51,85 m, mentre in Europa è passato a un esemplare scoperto in Montenegro nel 2018, e che si avvicina ai 60 m di altezza.

L’abete di Nebrodi o delle Madonie in Sicilia, è stato a lungo classificato come sottospecie di quello bianco. In realtà si tratta di una specie autonoma, per di più a rischio estinzione, di cui ne rimangono solo alcune decine di esemplari. Questo interessante albero si presenta più piccolo e compatto, con rami glabri e foglie più corte.

Infine, desideriamo riportare qui un dato da tenere in considerazione per il prossimo futuro. Negli ultimi due decenni l’abete bianco ha visto diminuire il proprio areale (per esempio in Svizzera). Sebbene le motivazioni non siano ancora del tutto accertate, queste sono riconducibili sia ai cambiamenti climatici, sia all’azione dell’uomo. L’abete bianco non è di norma utilizzato in impianti selvicolturali e spesso gli viene preferito il faggio, fattore che di certo incide sulla sua diffusione. Va però segnalata una riduzione del suo utilizzo come albero di Natale, poiché gli vengono preferiti l’abete rosso e quello del Caucaso.


Nelle foto: Abies alba, alcuni maestosi abeti bianchi a Beskid Żywiecki, Polonia. Fonte Wikipedia Abies Nordmannia, albero di Natale addobbato. Fonte Il Natale di Zenone


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