Nel nostro ultimo contributo abbiamo approfondito i molteplici vantaggi dell’edilizia in legno, ma abbiamo avuto modo di sottolineare anche il persistere di alcuni pregiudizi, specie nel settore delle grandi opere pubbliche e residenziali. In tale ambito, infatti, in molti rimane il timore che il legno sia un materiale troppo costoso e poco adatto per specifiche esigenze strutturali. Qui, dunque, vogliamo partire da due punti di riflessione, per superare finalmente tali pregiudizi con esempi concreti.
L’uso del legno nelle grandi costruzioni residenziali
In primo luogo, il legno viene già utilizzato da anni nella realizzazione di grandi edifici residenziali. Era il 2009 quando lo studio Waugh Thistleton Architects di Londra costruiva la Murray Grove (foto di anteprima), «la prima torre residenziale al mondo in XLam prefabbricato». Si tratta di un edificio di ben nove piani (nel 2009 il più alto al mondo con legno ingegnerizzato), la cui struttura era stata assemblata in appena nove settimane e consegnata in poco più di un anno.
Altro caso interessante della WTA è la Dalston Works: 4.600 m² di legno, l’equivalente di «2325 alberi, quantità che cresce in 3 ore nelle foreste tedesche e austriache da cui l’XLam proveniva», per una superficie lorda di circa 12.000 m² (una delle più grandi strutture in XLam al mondo). In questo esempio, l’utilizzo di legno ingegnerizzato ha permesso di ottenere ben «25 unità abitative in più rispetto a quelle che sarebbero state realizzate utilizzando metodi di costruzione tradizionali (cemento e acciaio)».
In secondo luogo, dove il legno non basta da solo, esso può dialogare perfettamente con altri materiali quali l’acciaio. Anzi, talvolta proprio dal dialogo tra materiali molto diversi tra loro, si possono ottimizzare ulteriormente aspetti quali costi, tempi di esecuzione, logistica e durabilità nel tempo. Ovviamente, come già sottolineato, la parte progettuale preliminare è fondamentale, per comprendere dove e con quale obiettivo impiegare un materiale piuttosto che un altro.
L’Aquatics Centre di Londra e il primo stadio in legno a firma Zaha Hadid Architects
Uno straordinario esempio di dialogo tra differenti materiali edili è la piscina olimpica Aquatics Centre (vedi galleria fotografica in alto), realizzata dallo studio Zaha Hadid Architects (ZHA) in occasione delle olimpiadi di Londra (2012). Si tratta di una struttura dal grande fascino, nel pieno stile di Zaha Hadid (1950-2016), poiché «non si mimetizza con il paesaggio circostante ma contribuisce alla creazione dello stesso». Zaha Hadid è stata una delle più importanti archistar mondiali, e questo suo progetto dimostra come studi di livello internazionale stiano già da tempo mettendo in dialogo materiali come il legno, l’acciaio e l’alluminio.
Entriamo allora più nel dettaglio e diamo anche qui qualche numero. La piscina, alta 45 m, presenta un tetto ondulato lungo 160 m e largo 80 m, le cui forme si ispirano ai movimenti fluidi dell’acqua. Il risultato è una gigantesca onda che crea piacevoli effetti di luce sia di giorno sia di sera. Durante le olimpiadi la capienza era di 17.500 posti a sedere, ridotti a 2.500 - 3.500 (con sedute temporanee) al termine del grande evento sportivo. La struttura presenta solo tre supporti di cemento, mentre a farla da padrone è il dialogo tra acciaio, legno, vetro, alluminio e piastrelle di ceramica (600 mln di piastrelle made in Italy). Se l’impressione può essere quella di una struttura meravigliosa, ma poco attenta all’ambiente, in realtà questo aspetto è stato tenuto molto in considerazione. Per il soffitto sono state utilizzate 30.000 sezioni di legno, materiale ecosostenibile per eccellenza. Inoltre, il 50% dell’alluminio utilizzato per la copertura è frutto di riciclo, mentre l’uso di acqua, «grazie ai raccordi dei flussi e al riciclo» è inferiore del 32% rispetto ad impianti simili.
Il progetto per il Forest Green Rovers Stadium a Stroud
Un ulteriore, e fino a poco tempo fa impensabile, passo avanti è rappresentato dal progetto per il nuovo Forest Green Rovers Stadium a Stroud (vedi foto in basso). Sempre a firma ZHA Design, esso sarà (termine previsto per il 2024) il primo stadio quasi interamente in legno al mondo, e il primo ecocompatibile ad emissioni zero.
Infine, concludiamo questo nostro approfondimento sull’uso del legno in grandi progetti edilizi e nel dialogo tra materiali, sottolineando che il legno lamellare (LVL, playwood) si è dimostrato adatto alla realizzazione di ampie superfici di luce, come esposto in un’interessante ricerca dell’architetto Francesco Milano (University of Stuttgart, Germany).
Ottolini Legnami: il dialogo tra legno e acciaio
Ottolini Legnami è consapevole del dialogo necessario tra differenti materiali, poiché ogni progetto presenta sfide ed esigenze specifiche. Perciò collaboriamo da tempo con altre realtà, per integrare le conoscenze sui vari materiali e creare un ponte tra edilizia tradizionale e in legno. Proprio come nella passerella pedonale realizzata a Quinzano nel 2022 (vedi foto in basso), dove la ringhiera in acciaio si sposa con i rivestimenti in legno. Anche nei piccoli progetti, puntiamo a condividere questa nostra filosofia, dove valorizzare il legno dialogando con altri materiali e professionalità.
Contattaci per un preventivo personalizzato o richiedere le nostre certificazioni anche per le opere pubbliche.
FONTI BIBLIOGRAFICHE:
R. DA COL, WTA-Evoluzione delle costruzioni in legno; in AA.VV., 10° Forum Legno Edilizia Italia. Costruzioni in legno: dalla pratica alla pratica; Bienne 2022, pp. 97-104
F. MILANO, Sistema strutturale ibrido (legno + FRP) per copertura di ampie luci; in AA.VV., 10° Forum Legno Edilizia Italia. Costruzioni in legno: dalla pratica alla pratica; Bienne 2022, pp. 85-94.
M. SALVI, ZHA Design and research on wood; in AA.VV., 10° Forum Legno Edilizia Italia. Costruzioni in legno: dalla pratica alla pratica; Bienne 2022, 75-84.
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